Reddito di cittadinanza: cosa fare per non perderlo

In questo articolo illustreremo tutte le novità sul reddito di cittadinanza incluse nella legge 29 dicembre 2022, n. 197 che entreranno in vigore dal 2023. Ti spiegheremo chi rischia di perderlo e perché, e quali misure ha previsto il governo per continuare a percepire il reddito di cittadinanza.

 

La nuova Legge di Bilancio 2023 sul reddito di cittadinanza

Dal 2023 il reddito di cittadinanza sarà a rischio per 660 mila persone. Secondo la legge di bilancio 2023, a partire dal 1° gennaio 2023 la durata massima del reddito sarà di 7 mesi. Dal 2024, invece, sarà abolito del tutto.

La durata del reddito di cittadinanza resta di 18 mesi solo per per i nuclei familiari con:

  • minori
  • persone con età pari o superiore a 60 anni
  • persone disabili
Tutti coloro che prenderanno il reddito di cittadinanza nel corso del prossimo anno, dovranno seguire un corso di formazione di 6 mesi. Come indicato nel disegno della Legge di Bilancio 2023.
I percettori, dunque, saranno obbligati a frequentare un corso di formazione o riqualificazione professionale, in caso contrario si perde il diritto al beneficio.

Le novità sul tema sono diverse, una su tutte l’abolizione a partire dal 2024.

La novità si applica in particolare a tutte le persone dai 18 ai 59 anni occupabili, cioè in grado di lavorare, mentre sono esclusi i nuclei familiari con persone disabili, minorenni o anziane (almeno 60 anni).

Dal 1° gennaio 2023, pertanto, i soggetti tenuti a sottoscrivere il Patto per il lavoro e il Patto per l’inclusione sociale, cioè il percorso personalizzato di accompagnamento verso il reinserimento nel mondo del lavoro, sono obbligati a seguire un corso di formazione o riqualificazione professionale.

Nel caso di mancata frequenza al programma assegnato, il nucleo del beneficiario del reddito di cittadinanza perde il diritto alla prestazione. Saranno le Regioni a trasmettere all’ANPAL, l’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro, gli elenchi dei soggetti che non rispettano tale obbligo.

La frequenza del corso, dunque, diventa un elemento imprescindibile se si intende mantenere il sostegno economico e uno degli strumenti di politica attiva che si pone l’obiettivo di favorire il reinserimento lavorativo attraverso la definizione di percorsi personalizzati è il Programma GOL, Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori, fulcro dell’azione di riforma delle politiche attive del PNRR.

 

Chi rischia di perdere il reddito di cittadinanza

È a rischio di perdere il reddito di cittadinanza chi ha un’età compresa tra i 18 e i 59 anni e non ha a carico minori, disabili o persone con più di 60 anni.

Infatti, stando ai dati dell’Anpal, dal 2019 quando è stato istituito il rdc ne hanno usufruito ben 1,1 milioni di nuclei familiari, coinvolgendo quindi 2,3 milioni di persone contando richiedenti e altri membri della famiglia.

Tra questi, ben 660 mila persone risultano però essere persone occupabili, quindi in grado di lavorare.

 

Programma GOL e corsi di formazione obbligatori per i percettori di rdc

Una delle direttive in particolare riguardante la formazione è quella relativa al Programma GOL. Si tratta di attività formative gratuite per i partecipanti e personalizzate in base al loro profilo. Con il Programma GOL, tutti i possessori di rdc verranno chiamati dai Centri per l’impiego per sottoscrivere il Patto di Servizio. Con questo documento, avranno la possibilità di seguire gratuitamente corsi di aggiornamento o riqualificazione professionale, oltre ad attività di orientamento e accompagnamento al lavoro, presso Enti regionali.Par Gol Sicilia

 

Se sei in possesso di reddito di cittadinanza e non vuoi perderlo, ti consigliamo quindi di dare un’occhiata e iscriverti online ai nostri corsi del programma GOL